LA CAMPAGNA Un Sms per salvare 8.000 bambini
La Repubblica, 4 aprile,
FANO - Un bambino muore ogni sei secondi per malnutrizione e nell'Africa subsahariana la situazione è sempre più drammatica: l'80 per cento dei piccoli è sottopeso, un abitante su tre è malnutrito in Kenya, Tanzania e Zambia. Per cercare di combattere questa situazione e partendo proprio da questi tre paesi, l'Ong L'Africa Chiama 1 promuove la campagna nazionale 'Lotta alla fame', per salvare oltre 8.000 bambini in difficoltà. Raggiunti attraverso le mense scolastiche e i centri nutrizionali intensivi che si prendono cura dei più piccoli, fino a due anni, la maggior parte dei quali sono rimasti orfani per colpa dell'Aids. Due euro con il numero 45501. Per contribuire, fino al 20 aprile è attivo il numero di SMS solidale 45501. Il valore della donazione è di 2 euro per ogni SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVove e per ogni chiamata da rete fissa Telecom Italia e Fastweb. Sostengono la campagna Massimo Ambrosini, capitano del Milan, protagonista dello spot televisivo 'per vincere assieme questa partita' e l'attrice Eva Grimaldi, che ha partecipato come volontaria ad alcuni progetti in Kenya. I progetti. Opera in Africa da oltre 10 anni e ha avviato progetti di sviluppo e di cooperazione. Ha in corso interventi umanitari in Kenya (Nairobi), Tanzania (Iringa) e Zambia (Lusaka, Ndola, Kitwe) nei settori dell'alimentazione, dell'istruzione e della salute con il coinvolgimento degli abitanti e con progetti di autosviluppo grazie al microcredito. Con una media complessiva di 700mila euro vengono organizzati interventi nei diversi paesi, iniziative che raccontano come è organizzato il lavoro dell'associazione che passa dalla salute allo studio, dai ragazzi di strada agli asili nido. In Kenia case per i ragazzi di strada. In Kenya, ad esempio, sono stati allestiti 20 centri nutrizionali, 13 mense scolastiche, 8 case per ospitare ragazzi di strada, 2 asili nido, 4 centri sociali nelle città di Nairobi, Iringa, Ndola e Lusaka. Per i ragazzi sono stati organizzati corsi professionali, pagati i contributi per tasse scolastiche e fornito materiale didattico. Senza contare il lavoro di prevenzione e assistenza sanitaria che riguarda la sfera materna e infantile, la terapia anti HIV-AIDS, malaria e tbc.