Khadija: articoli e lettere
- Khadija - vita.it
di Sara De Carli - 18 maggio 2005
Ciò che più colpisce di questo libro, quasi fin dalla copertina, è che ha un profumo e un colore. Molto prima che parole. Le parole, in una scrittura ricca, a volte barocca, sembrano funzionali a inebriare. è questa l'Africa di Giuseppe, scappato ad Harar dopo aver ucciso in duello il suo migliore amico. è questa l'Africa di Khadija, la cui bellezza nera è per Giuseppe la passione e il pulsare della vita, un nero su cui il bianco marmoreo della sua pelle e di quella delle sue donne si scopre vacuità e ateismo. Un mondo dietro un romanzo.
- 'Lo sguardo degli italiani sul Corno d'Africa'
di Giulia De Martino
- Premio vigevano Khadija: Africa dell'ottocento. personaggi veri dalla cronache della societa geografica
- Khadija, storia d’amore per una donna e per una terra - Tabloid, mensile Ordine dei Giornalisti Lombardia
di Matteo Collura
- Khadija, nel regno della sensualità etiope - Il Tirreno
- Esotismo d’anima e di sensi rapiti - Letture
- Un amore fine secolo nell’Africa selvaggia - Il Secolo XIX
- “Con Khadija empatia totale” - Premio Città di Vigevano
- Un viaggio dello spirito da Livorno all'Africa - Il Corriere della sera
- 'La mia Africa esotica e barbarica' - Il Giornale
di Alessandra Iadicicco
- Il Foglio, 6 settembre 2005'Siamo all'inizio di un'epoca in cui gli uomini dell'Occidente partivano con in mente un unico scopo: mettere se stessi e il loro mondo borghese di fronte alle magnificenze del resto del mondo e, in qualche modo, ritrovare se stessi nella fisicità, nella fatica, nella coralità di essere uomini anche a rischio della vita'.
- Nell'Africa e nel cuore.
di Giuseppe Marchetti, La Gazzetta di Parma 15 giugno 2005
'Paola Pastacaldi ha una ricca e invadente fantasia, tutti i particolari che narra vivono una sontuosa vibrazione di sentimenti ed emozioni, il suo scrivere pastoso e svariante non ha cedimenti. Le descrizioni si succedono con un ritmo incalzante. Come in certi quadri tempestati di colori e figure emblematiche care agli esploratori di fine Ottocento, anche Khadija è un romanzo di atmosfera, dove fosche visioni, speranze, illusioni, trasalimenti viaggi, commerci e passioni s'alternano scambiandosi i ruoli, in un affascinante peregrinare'.
- Il Matttino di Padova 15 giugno 2005
di Nicolò Menniti-Ippolito
'Ci sono libri veloci e altri lenti, libri in cui è facile entrare e libri da cui, invece, è difficile uscire. Libri fatti di poche parole ed altri di tante. Khadija di Paola Pastacaldi appartiene alla categoria dei libri lenti, densi, che un po' alla volta impastoiano il lettore senza che quasi lo voglia'.
'Khadija prova a raccontare quella cosa strana che un tempo era chiamata 'mal d'Africa' ed era una sorta di innamoramento per un mondo in cui la vita e la morte, la sensualità e la naturalità si intridevano'.
- 'Africa', Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. Settembre-dicembre 2005
di Irma Taddia
Khadija: le recensioni
'In Italia, in ambito letterario, le colonie sono passate quasi inosservate. L'Italia ha avuto una quasi inesistente memorialistica ottocentesca. Non abbiamo né scrittrici come Karen Blixen o Doris Lessing né come Mary Kingsley o Lucy Duff Gordon. I protagonisti della colonizzazione africana, viaggiatori, esploratori e coloni non hanno lasciato documenti autobiografici, a differenza di quello che è successo nelle altre nazioni europee. Al contrario 'Khadija', il romanzo di Paola Pastacaldi ha per protagonista l'Africa più affascinante creata dall'esotismo, il continente misterioso delle esplorazioni e dei viaggi dell'Ottocento. In Khadija si mescolano diari e documenti storici, le memorie soggettive, una intrinseca fantasia, i ricordi familiari, insieme ad un modo di vedere ironico e critico. Khadija crea una lettura che ci trascina, sino all'inverosimile'.
- Khadija Nel regno della sensualità etiope
Maitaclì